SPAZZANEVE A MOTORE
È inverno, nevica e il “problema neve” si intravede all’orizzonte. Come affrontarlo e quale spazzaneve a motore scegliere?
La prima distinzione da fare è tra lame da neve e spazzaneve.
Le lame da neve, ad eccezione di quelle industriali attaccate ai trattori, le possiamo abbinare ad alcuni trattorini tosaerba o a motocoltivatori reversibili. Questa soluzione, però, anche montando le catene sulle ruote motrici, è adatta solo per nevicate modeste.
Gli spazzaneve a motore, al contrario, possono affrontare anche nevicate abbondanti in maniera diversa a seconda delle tipologie di macchina.
Le turbine da neve, possiamo suddividerle in tre tipologie:
- monostadio, dove è presente un’unica coclea che convoglia la neve al centro e la lancia dal camino.
- bistadio, dove la coclea anteriore trasporta la neve verso un rotore posteriore che ha il compito di “lanciare” la neve più lontano possibile.
- triplostadio, le ultime nate, brevettate dell’americana MTD, che hanno, al centro della coclea frontale, una fresa rotante che porta la neve al rotore posteriore, gestendo così al meglio la neve abbondante e bagnata.
I principali punti di confronto da valutare, oltre la larghezza di lavoro e la cilindrata del motore, sono:
- trazione a ruote o a cingoli.
- l’avviamento che può essere solo a strappo, a strappo e avviamento elettrico a batteria, a strappo e avviamento elettrico con la corrente di casa a 220 volt ( il più diffuso).
- il sistema di sterzata
- le velocità di avanzamento ed il tipo di cambio (meccanico o idrostatico)
- la facilità dei spostamenti del camino.
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